“L’aspetto fisico e quello mentale vanno di pari passo, dobbiamo approcciare meglio alle partite”. L’Adamant vuole togliersi di dosso la brutta prova fornita sul campo del Petrarca Padova e tornare a macinare punti per ritrovare quella fiducia che nelle ultime uscite si è un po’ persa, vuoi per una condizione fisica generale non ideale ma anche per un atteggiamento poco intenso dei biancazzurri. Il gruppo è stato torchiato in settimana e ha risposto positivamente, ma la prima verifica sul campo arriva in casa contro Trieste: “Sappiamo che il campionato è complicato – le parole della vigilia di coach Giovanni Benedetto -, le prime due partite vinte di 30 probabilmente ci avevano un po’ illuso ma ora ci siamo calati nella realtà di un girone tosto in cui ogni gara non è scontata. Se guardiamo alla classifica e a quello che potrebbe essere il futuro, l’inciampo di Pordenone pesa molto di più di quello di Padova, ma la verità è che dal punto di vista delle aspettative e di come è stato percepito il risultato è il contrario: abbiamo cercato di capire il perché siamo scesi in campo così meno intensi rispetto ai nostri avversari, probabilmente se ci fossimo svegliati un po’ prima quella partita l’avremmo pure portata a casa. Negli ultimi giorni ci siamo presi i nostri bei calci nel sedere, solitamente chi li ha appena presi è pronto a tirarne di conseguenza: ci aspettiamo delle conferme dal campo, siamo tuttora convinti di aver costruito un’ottima squadra ma tutto dipende dal nostro atteggiamento”.
Dopo il passo falso inatteso di Padova, dunque, l’Adamant è chiamata a vincere per far tornare a sorridere i suoi tifosi: “E’ un campionato difficilissimo, e lo abbiamo capito sulla nostra pelle già lo scorso anno – l’analisi del tecnico reggino -, le cattive sorprese te le ritrovi contro chi non ti aspettavi di poter avere delle difficoltà. Dobbiamo cercare di essere pronti ad affrontare tutti, per poi tirare una linea alla fine della prima fase ed entrare in quella che più conta: abbiamo però necessità di arrivarci bene e tranquilli, piazzandoci nelle primissime posizioni e non all’ultimo respiro come accaduto lo scorso anno”.